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IL REGNO DEL RISO

La fertile e pianeggiante campagna lomellina, ricca di acque superficiali e poco profonde, èstata per secoli coltivata essenzialmente a frumento, mais e foraggio: oggi questa regione è il regno del riso.

LE PRIME COLTIVAZIONI
La Lomellina è stata per lunghissimo tempo un'impraticabile palude, poi bonificata nel Medioevo dai monaci cistercensi che introdussero le marcite. Una grande riforma agricola avvenne poi nel Quattrocento grazie agli Sforza, che sperimentarono la coltivazione del riso, organizzando un complesso sistema idrico di rogge e canali, e iniziando la costruzione di mulini e delle caratteristiche cascine "a corte chiusa", diventati i tipici insediamenti rurali della Pianura Padana. Le prime notizie sulla coltivazione del riso in terra lomellina risalgono alla fine del Quattrocento quando Ludovico il Moro ebbe in dono diversi sacchi di riso, provenienti dall'oriente, da suo

cugino, il marchese di Mantova. Tuttavia, anche se la particolare conformazione del terreno si è rivelata subito adatta, la diffusione delle risaie in Lomellina è stata limitata fino al XVIII secolo. È stato infatti a partire dall'Ottocento, grazie anche alla costruzione del Canale Cavour, che la coltivazione di questo cereale si è andata sempre più affermando giungendo a coprire buona parte del territorio coltivato con una produzione decisamente elevata (fino a 60 quintali per ettaro) e portando la provincia di Pavia ad essere la prima produttrice risicola italiana.
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